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Eternit è il nome di un marchio di fibrocemento, cioè una fibra costituita dal 90% di cemento e da un 10% di amianto. Se pensate di avere ancora delle tracce di Eternit a Roma da smaltire leggete questo articolo per sapere come la legislazione ha regolato nel corso degli anni i rapporti con questo pericoloso materiale.
Già la legge 257 del 27/3/1992 vietava l’estrazione, la produzione e la commercializzazione dell’amianto e dei manufatti contenenti questo materiale (come tutti i prodotti marchiati “Eternit”). Due anni dopo un Decreto Ministeriale indicava le modalità di confinamento (con tecniche di incapsulamento) e di rimozione.
Il Decreto Legislativo 277/91 determinava gli obblighi per il soggetto attuatore di lavori di bonifica relativi alle procedure da seguire in tutti contatti con le Aziende Sanitarie Locali. Il Decreto Legislativo 626 del 19/9/94 definiva le misure di prevenzione per i responsabili del lavoro, gli operatori e tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di smaltimento e bonifica, al fine di tutelare le condizioni di salute e la sicurezza degli stessi.
Più recentemente, durante il 2004, sono state definitele modalità e le procedure relative alla classificazione , al trasporto e al deposito dei rifiuti contenenti amianto. Ogni ditta che si occupi di smaltimento Eternit a Roma deve essere regolarmente iscritta all’Albo Nazionale delle Imprese che gestiscono i rifiuti della categoria 10 ( la denominazione 10A si riferisce ai prodotti pericolosi in matrice compatta e la 108 ai resti in matrice friabile).
Vai su Eternit Roma e mettiti in contatto con una ditta di smaltimento che lavora da anni nella capitale ed è regolarmente iscritta all’Albo dei gestori di rifiuti e lavora nel pieno rispetto delle normative vigenti.