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Ostuni
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L’archeologia di Ostuni: salto nel passato più antico

In agosto, ogni hotel, residence e b&b di Ostuni è affollato di gente, attratta da un contesto incantevole che si scolpisce nel blu intenso del Mare Adriatico e le cromie calde della campagna. Ma il centro del brindisino, a differenza di gran parte delle realtà turistiche della costa pugliese, conserva un appeal turistico nel corso di tutto l’anno, merito di un’urbanistica unica, del bianco che colora e impreziosisce il suo centro storico e di un retaggio antichissimo che conferisce ulteriore fascino a una città da sempre sinonimo di eccellenza territoriale e turistica.

L’archeologia ostunese

Tra le ampie campagne che si articolano nella distesa di terra che collega Ostuni a Fasano, si mostra lo spirito ancestrale del panorama brindisino; merito principalmente del Prof. Donato Coppola, docente dell’università Aldo Moro di Bari che, nel corso degli anni ‘90 dello scorso secolo, si occupò dei lavori di studio e di recupero dei reperti archeologici preistorici situati nel territorio circostante.

Nel 1991, venne riportata alla luce la Donna di Ostuni, lo scheletro appartenuto a una donna di circa 20 anni e del suo feto, risalente a circa 28.000 anni fa. La sepoltura è stata ribattezzata Ostuni 1 e accoglie monili, utensili, selci e conchiglie oltre che i resti ossei di un antico bue e quelli di denti di cavallo, a riprova delle abitudini funerarie che, già nel corso della preistoria, si celebravano sul territorio di Puglia.

Il museo e il parco

Fiore all’occhiello del lavoro svolto nel corso degli anni per i recupero e la preservazione della memoria storica della zona è il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, situato nel cuore di Ostuni e che accoglie al suo interno una fedele ricostruzione della Donna di Ostuni. Il museo si trova a pochi chilometri dalla città, lungo la strada che collega il centro della città bianca con la vicina città di Fasano.

E poi c’è il Parco Archeologico e Naturalistico di Santa Maria d’Agnano, insediamento messapico che si sviluppa fuori città, intorno alla Statale che collega Ostuni a Fasano, intorno a cui si sviluppa l’area di Ostuni 1 e dove è possibile respirare l’aria di quei tempi, preservata nella sua antichità per omaggiare le radici ataviche del territorio e di chi lo abitò in epoche infinitamente distanti dalla nostra.

Castello di Villanova

Villanova è una frazione del comune di Ostuni, famosa soprattutto per il porticciolo turistico che si espande sotto il conosciuto castello da cui prende il nome dalla cittadina. Le sue mura furono costruite nel lontano 1200, per volere degli angioni. Nel XV secolo, pare venisse utilizzato come struttura difensiva, in particolar modo per salvaguardare la stato demaniale della città di Ostuni. Attualmente, a causa di intemperie e dei secoli trascorsi, la struttura dell’edificio ben poco ricorda l’immagine che aveva nel 300..


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