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Combattere la calvizie con l'aiuto dei tatuaggi è una tecnica esistente. Infatti, molte persone per risolvere questo inestetismo, tendono ad adottare questa tecnica e cura innovativa è decisamente molto veloce.
Si tratta della tricopigmentazione che prevede in pratica l'introduzione nello strato dermico di una serie di pigmenti di tipo atossico e anallergico, che riproducono l'effetto capelli rasati.
Questa tecnica va a coprire le zone colpite dal diradamento dei capelli ottenendo otticamente una sorta di effetto densità e quindi si avrà l’illusione di un infoltimento immediato dando alla persona che decide di adottarla un risultato realistico e decisamente molto naturale che darà l'idea della ricrescita dei capelli. È molto difficile accorgersi, per chi non è esperto, del trattamento che è stato effettuato e bastano 2 sedute per cambiare il rapporto che si ha relativamente alla caduta dei capelli.
Tipologie di tricopigmentazione
Esistono diversi tipi di tricopigmentazione, ma la distinzione principale vede sostanzialmente il trattamento permanente e quello semipermanente:
Chi può fare la tricopigmentazione?
La tricopigmentazione è anche una soluzione integrativa e migliorativa anche per coloro che hanno effettuato un trapianto ma presentano ancora zone con copertura non ottimale. Ma va bene in genere per qualunque tipo di cliente o per qualunque tipo di pelle ed ha un effetto rasato che comunque va molto di moda e decisamente fa tendenza, dando alle persone che soffrono di calvizie, un'alternativa per cercare di combattere il problema senza però andare a fare degli interventi di natura decisamente troppo invasiva.
Questo trattamento infatti, riproduce l'effetto densità follicolare nelle aree svuotate della calvizie e permette di dare un risultato comunque soddisfacente, in grado di garantire un rapporto migliore da un punto di vista sociologico e sociale, con il problema della calvizie che purtroppo è stato riscontrato.