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diagnosi infezioni da HPV
diagnosi infezioni da HPV

Le infezioni da HPV: sintomi, trasmissione e esami per la diagnosi

Cos'è l'HPV, come si trasmette e quali sono gli esami diagnostici più utili?
Il dottore Biondo, specialista in ginecologia e ostetricia a Palermo, ci spiega cosa è l'Hpv. L'HPV (Papilloma virus Umano) è un virus a DNA in grado di infettare la cute e le mucose della specie umana. Sono stati identificati circa 150 tipi di HPV di genotipo differente: circa 50 di essi si trasmettono tramite rapporti sessuali intimi.

Alcuni tipi di HPV, definiti "a basso rischio", sono sia causa dei condilomi, fra i sintomi più evidenti e facilmente visibili al paziente stesso (si tratta di lesioni floride tipo verruche a carico della cute o delle mucose genitali femminili e maschili. Infine ci sono circa 15 tipi di HPV "ad alto rischio" che possono causare, in donne geneticamente predisposte, il cancro della cervice uterina.


Come si trasmette il virus dell'HPV

Riguardo alla trasmissione le statistiche stimano che l'80% delle donne (e il 50% della popolazione sessualmente attiva) contragga uno o più tipi di HPV nel corso della propria vita non solo attraverso i rapporti sessuali, ma nel contatto dermatologico. Infatti non bisogna considerare malate le donne che sono positive al test per l’HPV in quanto il virus potrebbe rimanere quiescente all’interno delle cellule dell’apparato genitale per tutta la vita e sviluppare le alterazioni cellulari solo in pochi casi. Quindi HPV DNA positivo non significa malattia ma soltanto presenza del virus e quindi impone particolare attenzione nei controlli.

Oggi si ritiene che il fumo sia un alto fattore di rischio nel favorire lo sviluppo di patologie della cervice uterina; ma di contro si è anche certi che lo sviluppo di tali patologie è comunque dipendente dalla presenza dell'HPV. Per fortuna e con una frequenza molto alta il sistema immunitario dell'organismo combatte o elimina il virus HPV spontaneamente prima di una sua evoluzione problematica. Solo quando l'infezione persiste negli anni si possono alterare le cellule.


Gli esami per la diagnosi dell'HPV

Oggi è possibile fare degli esami che permettono di valutare i singoli casi; è importante sottoporsi almeno una volta all'anno a un Pap test e, dopo il compimento del trentesimo anno di età, anche a un test HPV, pur essendo state vaccinate. Il Pap test è in grado di individuare eventuali cellule anomale, mentre l’ HPV Test rileva la presenza dei genotipi di HPV ad alto rischio. Usati insieme, questi test consentono di fare la diagnostica di base e curare tempestivamente la presenza di eventuali cellule anomale.

L'infezione può sicuramente essere prevenuta con il vaccino anti-HPV; anche se pare che esso sia pienamente efficace solo se somministrato a donne non ancora esposte a questi tipi di HPV tramite contatti sessuali. Il vaccino, inoltre, non protegge da tutti i tipi di HPV (ma sola dai virus 6, 11, 16 e 18. Nel campo della prevenzione a mio avviso l’ideale sarebbe poter essere sottoposte una volta l’anno alla colposcopia che è un esame non invasivo e semplice che permette il riconoscimento precoce di cellule anomale sul collo dell’utero proteggendo così in maniera tempestiva ed efficace la salute intima delle donne.


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