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Professioni più richieste e apprezzate nei prossimi tre anni

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Il mercato del lavoro si presenta come un panorama contraddistinto da una notevole dinamicità, dove le mutazioni si susseguono senza soluzione di continuità: uno scenario a cui devono prestare attenzione non solo gli studenti, ma anche i professionisti che hanno già un impiego. Si tratta di cambiamenti che spesso hanno un ritmo molto alto, per non dire forsennato, complici le innovazioni digitali che hanno condizionato il nostro presente e il nostro futuro. Stare al passo con le tendenze vuol dire anche sapere quali potrebbero essere i lavori più richiesti nel corso dei prossimi anni.

La professione di project manager

Per esempio, sarà molto richiesta la figura del project manager, che per altro già in questo momento può vantare numerose opportunità di carattere professionale. Che cosa fa di preciso un project manager? Egli è chiamato a impostare i progetti aziendali, occupandosi della loro pianificazione e della loro implementazione. Quindi, ha la responsabilità di raggiungere l’obiettivo indicato dal cliente conducendo lo staff di collaboratori e tenendo sotto controllo i progressi che vengono raggiunti con il passare del tempo. La capacità di leadership è senza dubbio una delle doti richieste a un abile project manager, ma servono anche caratteristiche gestionali e relazionali. I migliori professionisti di questo ambito hanno la capacità di comprendere le esigenze e le aspettative dei clienti, per poi individuare la strategia più efficace per soddisfarle. I project manager possono essere collaboratori esterni o dipendenti, e hanno una retribuzione che può oscillare, a seconda del livello di esperienza maturato, tra i 30 e i 50mila euro all’anno.

Che cosa fa un ecommerce manager

La gestione delle vendite online di un marchio è, invece, delegata a un ecommerce manager: anche questa è una delle figure che saranno più ricercate sul mercato del lavoro nei prossimi anni. Non importa che un’azienda sia solo digitale o abbia anche una presenza offline: ormai gli ecommerce sono preziosi per tutte le imprese, ma per poter essere di successo devono essere affidati alla competenza di un esperto. Un ecommerce manager, appunto, ha abilità gestionali e conoscenze specialistiche nel settore digitale oltre che in quello economico. Egli ha tra l’altro la responsabilità di creare, progettare, mettere a punto e integrare le strategie di vendita che sono necessarie per il conseguimento degli obiettivi previsti dal progetto. Lo scopo ultimo è quello di incrementare le vendite online e produrre revenue. Anche in questo caso, la retribuzione media va da un minimo di 30mila euro a un massimo di 45mila.

Chi è il controller AFC

Il controller AFC non è altro che il direttore dell’amministrazione finanza e controllo di un’azienda, e riveste un ruolo molto delicato perché si ritrova a gestire tutta la dimensione finanziaria. Inoltre, la sua funzione è destinata a produrre valore aggiunto dal punto di vista delle scelte, sia decisionali che strategiche, di un business. Con uno stipendio lordo medio di oltre 3.500 euro al mese, si tratta di un lavoro ben retribuito, e con l’esperienza si può arrivare tranquillamente a 70mila euro lordi all’anno. Le responsabilità sono molteplici, e hanno a che fare con la rendicontazione di bilancio, con la programmazione finanziaria e con la gestione della tesoreria.

I manager dell’innovazione digitale

Gli innovation manager, o manager dell’innovazione digitale, sono pressoché indispensabili nel contesto attuale che è dominato dalla trasformazione digitale. La loro funzione è indispensabile per le piccole e medie imprese, i cui modelli organizzativi hanno bisogno di essere modificati, per non dire rivoluzionati. Un innovation manager ha il compito di esaminare i processi organizzativi dell’impresa, al fine di interpretare le sue esigenze e capire quali sono le aree in cui c’è bisogno di apportare un miglioramento consistente. I manager dell’innovazione digitale devono essere in possesso di competenze che riguardano la system integration, le logiche dell’industria 4.0 e il change management, ma anche i modelli di business e organizzativi. In un certo senso sono i portavoce e i responsabili della cultura dell’innovazione nel contesto della catena aziendale. Dotati di una eccellente capacità di problem solving, a seconda delle competenze di cui sono in possesso e del livello di esperienza che hanno accumulato possono guadagnare fra i 60mila e i 150mila euro.

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