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MeowTalk Cat Translator: come far parlare i gatti con un’app

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Esiste un’app in grado di dare voci ai gatti? Sì, e si chiama MeowTalk: si tratta di una risorsa che è in grado di rilevare in tempo reale le espressioni dei mici e di analizzarle, in modo da attribuire a ognuna di esse un intento, come per esempio un richiamo di accoppiamento, la caccia, il riposo o la felicità. La traduzione, per il momento disponibile solo in lingua inglese, vale per qualunque intento venga rilevato. Fra i fondatori di MeowTalk c’è il dottor Stavros Ntalampiras, che lavora come informatico presso l’Università di Milano. Nel 2019, Ntalampiras ha realizzato uno studio attraverso il quale ha rilevato che gli algoritmi sono in grado di differenziare da soli i miagolii provenienti dai mici in tre situazioni differenti: quando attendono il cibo, mentre vengono spazzolati e dopo che sono stati lasciati da soli in un ambiente che non conoscono. Con MeowTalk questa ricerca è stata espansa, e gli algoritmi vengono impiegati per riuscire a definire la vocalizzazione dei felini in una gamma di contesti molto più ampia.

Come funziona

Entriamo più nel dettaglio: MeowTalk Cat Translator si presenta come un’applicazione mobile grazie a cui i miagolii possono essere convertiti in inglese. Quella che viene garantita è una traduzione plausibile. Questo prodotto rappresenta il risultato e la conseguenza di un interesse sempre più evidente nel decodificare la comunicazione animale attraverso nuove intelligenze, e cioè per mezzo di algoritmi di apprendimento automatico. Anche se a un primo impatto può sembrare un’idea poco verosimile, in realtà i sistemi di apprendimento automatico hanno già la capacità di distinguere fra gli squittii che vengono prodotti dai roditori che sono in pericolo e gli squittii dei roditori che sono felici: tutto questo avviene grazie alla loro capacità di ricavare schemi da imponenti set di dati. Fra i fondatori di MeowTalk c’è Javier Sanchez, che ha spiegato qual è il lavoro in programma: provare a capire che cosa vogliono comunicare i gatti in modo da dar loro voce. In questo modo le persone possono essere aiutare a instaurare relazioni più solide e più soddisfacenti con i propri animali.

La comunicazione con gli animali

Chiaramente, il desiderio di interagire con gli animali a livello comunicativo non è una novità degli ultimi tempi, ed esiste da ben prima che gli smartphone e le app entrassero a far parte delle nostre vite. Nel corso del tempo, per esempio, i ricercatori sono riusciti a insegnare agli scimmioni la lingua dei segni, ma hanno anche dialogato con i pappagalli grigi e hanno interagito con dei cetacei della famiglia dei delfinidi, i tursiopi, per insegnare loro la lingua inglese. Gli animali domestici rappresentano degli obiettivi molto interessanti non solo da un punto di vista scientifico, ma anche per l’industria. Per il momento con cani e gatti condividiamo solo le abitazioni, ma non è detto che prima o poi non riusciremo a condividere anche un linguaggio. MeowTalk prova a esaminare gli intenti principali degli animali: sarà l’inizio di una nuova era?

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