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#Twitterdown, anche Twitter ha il suo giorno nero

Questa volta la popolarità di un hashtag non farà molto felici quelli di Twitter. In rete infatti sta spopolando #Twitterdown, ad indicare il problema giunto nella mattina di martedì 19 gennaio che ha fatto andare in tilt il popolare social network, che non è risultato accessibile per ore ai suoi utenti. Un problema tecnico, che naturalmente può capitare, che solitamente colpisce il grande rivale, Facebook, ma che questa volta ha colpito i cinguettii che sono rimasti in silenzio per una volta con buona pace dei tanti tweet-dipendenti che avranno sfogato altrove il loro impellente bisogno dio comunicare.

Come accade nella spesso nella vita quello che tu fai spesso ti si ritorce contro, con i puntuali #facebookdown di scherno che scalavano le classifiche dei trend più in voga su Twitter ogni volta che il sito creato da Mark Zuckerberg avesse problemi d'accesso, adesso invece le parti si sono invertite con Facebook che si prende la sua rivincita. "Si è verificato un problema tecnico. Grazie per la segnalazione, risolveremo il problema e riporteremo tutto alla normalità il più presto possibile", questa è la scritta che gli utenti hanno trovato collegandosi a Twitter, con una piccola polemica nata anche per i tempi di ripristino della normalità, paragonando il fatto che su Facebook, sebbene più frequenti, questi tilt fossero riparati in molto minor tempo.

Tempi duri per Twitter

Ma se il guasto tecnico è un incidente che può capitare sono ben altre le preoccupazioni di Twitter. Fino a poco tempo fa sembrava essere il social network dell'èlite, in contrapposizione con Facebook che invece è molto più popolare. Ed anche in fondo più semplice da usare. Ma se molti politici e vip ignoravano il sito di Zuckerberg non potevano esimersi dall'essere presenti su Twitter, con una sorta di corsa ai corsi e-learning e quelli specifici per il social con l'obiettivo di essere al passo con i tempi. Se pensiamo che il premier Matteo Renzi e anche l'Atac, l'azienda trasporti di Roma, ormai abbiano sostituito i comunicati stampa ai Tweet ti fa capire che ci troviamo di fronte ad un fenomeno non di passaggio. Nonostante ciò i cinguettii stanno iniziando ad attirare sempre meno utente, soprattutto quelli attivi, ed è per questo che l'azienda è corsa ai ripari imitando proprio il suo primo rivale, Facebook. E' stato aggiunto infatti un tasto molto simile ad i like, mentre a breve saranno superati il limite dei 140 caratteri che finora era stato il tratto distintivo di Twitter.


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