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Aveva chiesto di essere ricordato con una festa, ma alla fine la commozione ha preso il sopravvento tra i presenti. Il mondo del cinema piange uno degli ultimi maestri del cinema e della commedia all'italiana, Ettore Scola, scomparso a Roma lo scorso 19 gennaio all'età di 84 anni. Dopo la cerimonia strettamente privata, a cui hanno partecipato i familiari e alcuni amici stretti tra cui il regista Giuseppe Tornatore, il feretro è stato portato alla Casa del Cinema di Villa Borghese dove colleghi, amici e tanta gente comune gli hanno voluto dare l'ultimo saluto. Anche Sophia Loren non è voluta mancare alla camera ardente, ma come lei sono stati tantissimi gli attori, produttori e registi che non sono voluti mancare. E' un po' paradossale che la morte di una persona che abbia così segnato la vita e la cultura italiana sia passata un po' in secondo piano nei principali media, non che uno voglia assolutamente fare una sorta di classifica, ed invece abbia provocato un così grande cordoglio generale tra tutti quelli che ci hanno lavorato assieme, segno della grande stima e affetto generale nei confronti del regista.
Significative le parole della vedova di un'altro dei grandi del nostro cinema , Erminia Manfredi moglie di Nino, che così ha voluto ricordare Scola : “Se ne va un grande pensatore e anche un accusatore che faceva grandi denunce che andavano fatte. Nino era felice di lavorare con lui perché lo considerava un dare e avere continuo. Ricordo in particolare Brutti, sporchi e cattivi, che è stato un film eccezionale e a quei tempi non accettato perché la gente non voleva sapere che c'erano persone in quella situazione”.
Presente anche l'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha avuto queste parole : “Scola è il regista che ha rappresentato meglio l'evoluzione e l'involuzione del nostro Paese. Per me era anche un vero amico, per avere il senso della sua grandezza basta aver rivisto ieri sera Una giornata particolare. È stato uno dei principali protagonisti di una stagione straordinaria del cinema italiano".
Si può dire che fin dalla adolescenza Scola sia stato dentro lo spettacolo : prima come illustratore, poi come sceneggiatore e infine come regista. Tanti i successi del maestro, da C'Eravamo tanto Amati a Brutti Sporchi e Cattivi, passando per La Famiglia e La Terrazza. Quattro nomination ai premi Oscar come miglior film straniero ma nessuna vittoria. Da tutti da sempre è stata apprezzata la grande capacità del regista di saper immortalare la società italiana nei suoi cambiamenti, sia che fosse ad in una delle ville per feste Roma degli anni del boom economico sia che invece che negli anni meno felici del dopo guerra. Se ne è andato un pezzo di storia del cinema italiano, uno degli ultimi simboli di quell'epoca di grande splendore che fu la Hollywood sul Tevere.