Il mercato immobiliare in Italia: tengono gli immobili di pregio
Il mercato immobiliare in Italia: lievi segnali di ripresa
Se l’economia italiana è globalmente in crisi, uno dei settori più in sofferenza è sicuramente il mercato immobiliare, soprattutto se si guarda alle vendite di immobili destinati ad essere prime abitazioni. A livello sociale, in Italia sta in effetti pian piano scomparendo la classe media, che da sempre è stata il motore dell’immobiliare in Italia. Sempre meno persone hanno quindi il lavoro fisso e sempre meno banche concedono i mutui ed i giovani, con meno potere di acquisto, spesso scelgono la casa in affitto. Secondo le esperienze di diversi operatori immobiliari, alcune case restano invendute anche per due anni, soprattutto se rivolte a quello che era il ceto medio, mentre altre abitazioni si vendono più velocemente.
Secondo quanto riportato anche su post apparsi su
Gemma Immobiliare, l’unico settore in cui si possono vedere segnali di ripresa è negli immobili di pregio, visto che in questo ambito i prezzi tengono e c’è inoltre il peso degli stranieri che acquistano
immobili di pregio nei centri storici e nelle principali località turistiche italiane. Questo fa sì che gli immobili di lusso si vendono in media in tempi più bassi: se per un appartamento destinato al ceto medio si può arrivare tranquillamente a due anni, per gli immobili di pregio i tempi possono essere più bassi ed in ogni caso mantengono il proprio giro d’affari, che invece è crollato per la prima casa.
Tutto questo quadro è confermato dalle stime dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), che conferma che anche per il 2013 è prevista una flessione degli investimenti in nuove abitazioni, mentre il calo delle compravendite è stato netto nell’ultimo trimestre del 2012: -30,5% rispetto allo stesso trimestre del 2011. Insomma, in questo quadro fosco, dove sono i segnali di ripresa? Si tratta di segnali deboli, ma che vengono da più località italiane in cui è forte la componente di persone che dall’estero comprano casa in Italia.
Un po’ come succede per le aziende italiane, vanno bene quelle che riescono ad esportare, per cui con l’export compensano i cali legati l mercato interno. Lo stesso vale per il settore immobiliare: in diversi centri storici (non solo grandi città, ma anche città d’arte e storiche) e località turistiche che attraggono turisti dall’estero (Cinque Terre, Lago di Como, diverse aree della Toscana e della Puglia, ecc.) gli immobili di pregio non solo fanno registrare una buona tenuta a livello di valore, ma diversi operatori locali registrano segnali di ripresa di interesse da parte degli acquirenti. Insomma, anche in questo ambito l’Italia può sperare di agganciarsi a locomtive economiche non interne, ma che vengono fuori dai propri confini.